Come scegliere le padelle per cucinare, la guida e 5 consigli

 

In cucina ci vogliono gli arnesi giusti per preparare piatti ad hoc. Questo vuol dire che anche le padelle hanno la loro importanza per chi ama cucinare. E infatti, ogni modello, ogni materiale, influenzano in modo positivo (o non) la buona riuscita della ricetta.

 

Per scegliere le migliori padelle e cucinare come veri chef ci sono molti aspetti da tenere presente. Questo in virtù del fatto che ogni pietanza ha bisogno di una specifica cottura e quindi della padella più adatta.

In questo articolo guida vi spiegheremo quale padella utilizzare per cucinare uno specifico alimento in modo da preparare piatti sempre perfetti gustosi e cotti a puntino.

 

 

Come scegliere le padelle: La forma e la dimensione

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L’estetica non è tutto, soprattutto in cucina. Quando eri bambino, sicuramente dal basso della tua altezza e della tua ingenuità osservavi la cucina della tua mamma, o della nonna, e rimanevi affascinato da quei pentoloni o padelloni in cui si cuocevano le leccornie che ti facevano impazzire.

Se da un lato però, esteticamente parlando, quelle padelle che guardavi non erano proprio il massimo, dall’altro la loro forma aveva la sua importanza per la cottura delle pietanze.

Quando compri una nuova padella è bene osservare le dimensioni e la forma, non solo per la comodità di cucinare, ma anche per la capacità di occupare lo spazio giusto ai fornelli senza intralciare la preparazione delle varie pietanze.

Se infatti a seconda della dimensione, puoi cucinare in abbondanza (oppure no), c’è da considerare che forma e dimensione incidono pure sul tipo di preparazione che si vuole eseguire.

 

Come scegliere le padelle: Il materiale e la superficie

E veniamo ora all'argomento clou, ovvero il materiale. Sicuramente la tecnologia ha fatto passi in avanti, e nel corso degli anni sono state messe a punto padelle di materiali differenti rispetto quelli tradizionali, capaci di ottimizzarne le prestazioni e di influenzare il sapore del cibo.

Secondo le preferenze dei consumatori, probailmente uno dei modelli (che analizzeremo più avanti nel dettaglio) più gettonati è la padella in ghisa. Si tratta di un materiale che trattiene il calore, ma al contempo evita il rischio di bruciare carni o verdure (vedi i trucchi per cucinare le verdure) nelle preparazioni a fuoco vivo, come le grigliate.

Ci sono poi tanti altri materiali, ugualmente con ottime proprietà di conduzione del calore (ad esempio trovi un'ampia rassegna di padelle su digitalbayshop.it). Si pensi ad esempio alle leghe come l’acciaio, o alla sua versione mista al carbonio, o ancora alle padelle arricchite da un rivestimento antiaderente in porcellana o in altri materiali.

 

 

Analizziamo ora nel dettaglio alcuni di questi materiali per padelle:

  • Teflon

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È indicato per preparazioni brevi e semplici. Tra i vantaggi ricordiamo che non è soggetto alla formazione delle macchie. Per i contro,  c’è da dire che il calore non resta concentrato in tutta la superficie, e come materiale non si addice alle alte temperature.

Ricorda inoltreche nel teflon ci potrebbero essere tracce di PFOA (una sostanza chimica considerata molto rischiosa, ma i produttori la stanno abbandonando). Nel lungo termine il teflon perde il suo potere antiaderente, ed è sensibile ai graffi.

 

  • Pietra

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Le pentole in pietra sono perfette per cuocere pietanze come uova, frittate e omelette, pesce, verdure. Di contro non è adatto ad ingredienti come carni, sughi o preparazioni di pasticceria.

È un materiale ideale per trattenere al calore, non contiene PFOA e permette di cucinare senza usare olio. Per gli svantaggi sarebbe bene ricordare che la pietra impiegaun po’ più di tempo a riscaldarsi rispetto ad altre tipologie di padelle.

Le padelle in pietra tendono a macchiarsi facilmente e sono molto delicate.

 

  • Ceramica

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Le padelle in ceramica sono indicate per preparazioni medio brevi, come quelle in pietra. Sono ottime perché antiaderenti, non si graffiano facilmente e riescono a sopportare le alte temperature.

Per gli svantaggi, ricorda che si scaldano in modo più lento, hanno un peso eccessivo, e tendono a macchiarsi nel tempo. Se non usi molta attenzione, la ceramica si può crepare.

 

  • Ghisa

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Le padelle in ghisa sono adatte per rosolare i cibi e per le cotture lente. Il materiale è molto resistente, perfetto per preparare la frittura, mantiene il calore in modo uniforme e lo conserva a lungo.

L’unico neo è che ci mettono un po’ a riscaldarsi oltre ad essere molto pesanti.

 

 

  • Acciaio inossidabile

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Le padelle in acciaio sono usate soprattutto per le bolliture o per le cotture che richiedono l’uso di molto liquido. Si può far saltare la pasta, si possono stufare le verdure o preparare alimenti acidi (come vino, aceto, limone o pomodoro).

Sono adatte a preparazioni medio lunghe, dai minestroni fino agli stufati. Non sono padelle che cambiano a contatto con ingredienti acidi, tengono bene il calore concentrato e sono molto versatili.

Il problema sostanziale è che il cibo tende ad attaccarsi o a bruciarsi. Sono difficili da utilizzare e col tempo rischiano di perdere la brillantezza naturale.

 

  • Alluminio

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L'alluminio è adatto per cibi densi (come gli stufati) o piatti delicati a base di latte o farina. Il cibo non si attacca alla superficie, mantiene bene il calore ed è in generale un materiale molto leggero.

Di contro queste padelle si graffiano facilmente, non resistono agli urti.

 

  • Terracotta

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La terracotta consente di portare avanti cotture uniformi anche ad alte temperature. In particolare, è un materiale adatto alle bolliture lente, non disperde odori e sapori in casa, concentrando quindi tutto il gusto del cibo all’interno della pietanza.

Tuttavia si tratta di un materiale pesante, tendente a rompersi, e che per resistere nel tempo va smaltato. Inoltre trattasi forse del materiale più costoso in assoluto, dal momento che consente di portare avanti delle cotture particolarmente pregiate.

 

 

Ogni piatto ha la sua padella

La scelta della padella (tra le tante cose) , come ripetuto, cambia in base ai piatti che si vogliono preparare. Per i piatti rapidi e scanditi va bene il teflon.

Modelli di padelle con i bordi svasati sono perfetti per le frittate. I materiali antiaderenti vanno bene invece per chi sta sempre a dieta e cucina senza usare troppo condimento.

Una padella un po' più alta e capiente, ad esempio, servirà per preparazioni veloci, come il far mantecare pasta con seghetto e salsine. O ancora le padelle un po' più basse (tipo come le teglie in cui versi l’impasto delle tue torte) sono perfette per pietanze più easy, che necessitano cioè del riscaldamento diffuso, come quello del forno, per la loro riuscita.

Ricorda che ci sono anche dei modelli ideali da utilizzare in forno. In tal caso dovresti prediligere quelli con il manico in metallo o silicone, ma controlla che abbia l’apposito simbolo d’utilizzo. Per chi volesse una padella facile da pulire, deve prediligere modelli che possono essere messi in lavastoviglie. Se hai una cucina ad induzione controlla che il fondo esterno della padella sia adatto a questo tipo di cucina.

Per chi è alle prime armi, bisogna ricordare che la pietra è la padella antiaderente più facile da usare, mentre quella di teflon è la più maneggevole.

 

 

Leggere l’etichetta

Al fine di selezionare il migliore modello presente sul mercato, oltre a badare alla scelta del materiale è anche importante controllare in etichetta tutte le informazioni utili per un corretto utilizzo.Si pensi ad esempio a quelle concernenti il lavaggio o la modalità di preparazione delle pietanze.

 

L'impugnatura e il peso

Puoi non crederci, ma anche l’impugnatura è di fondamentale importanza nella scelta di una padella. Se non ha un manico ergonomico, la padella risulta scomoda da usare.

Stesso discorso vale per il peso. Se la padella è troppo leggera rischi che i cibi si brucino facilmente. Modelli troppo pesanti invece impiegano troppo tempo a riscaldarsi e non hanno certo una buona maneggevolezza.

Il segreto comunque sta nel provarla: manico e peso devono essere adatti a te e al tuo modo di cucinare.