Come pulire la cucina di un ristorante? La guida completa

 

Avere un ristorante richiede cura e attenzioni, bisogna essere vigili sul più impercettibile particolare. È importante preparare pietanze di qualità, scegliere  ottime materie prime e avere tutti gli attrezzi del mestiere. Non in ultimo conta anche l’ordine, l’igiene e la pulizia.

 

Qualcuno ritiene che il biglietto da visita di un ristorante sia la pulizia del bagno, ma noi vogliamo rincarare la dose dicendo che anche la cucina deve risultare "linda" per fare bella figura, per lavorare con maggiore serenità e soprattutto per essere in regola con le vigenti normative.

 

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Questo è il motivo per il quale tu e il tuo staff (o perlomeno l'impresa di pulizie addetta (misterpreventivo.it ad esempio è un sito per ricevere preventivi online) dovreste impegnarvi affinché, alla fine di un'intensa giornata ai fornelli, la cucina risulti ordinata, disinfettata e senza nemmeno una briciola residua.

La cucina è il cuore pulsante di un ristorante, per cui il primo passo verso il successo sta nel prendersene cura. Deve risultare pulita nel miglior modo, deve garantire la sicurezza alimentare ai tuoi clienti e, allo stesso tempo, permettere al personale addetto di lavorare in un luogo salubre.

Via quindi batteri, agenti chimici e residui di cibo: se vuoi qualche suggerimento per migliorare l’igiene nel tuo ristorante, di seguito trovi tutto quello che devi sapere per pulire come si deve la cucina.

 

Comprare i detergenti giusti

Prima di munirti di guanti e spugnetta, facciamo un preambolo. Devi infatti avere a portata di mano i detergenti giusti, saponi disinfettanti e detersivi che puliscano le superfici e disincrostino dallo sporco e dai residui di grasso.

In genere si consiglia di prediligere i detergenti naturali, che non vadano pertanto ad interagire con il cibo. Così facendo non si altera in alcun modo i sapori durante la fase concitata della realizzazione delle pietanze.

Se poi preferisci detergenti realizzati con sostanze chimiche più aggressive, impara a prestare attenzione all’etichetta per capire come si usa e da cosa è composto. Ricorda inoltre che le superfici vanno adeguatamente risciacquate per evitare di lasciare tracce.

Esistono rivenditori che forniscono saponi adatti a questa circostanza, così che tu sia sempre sicuro di ciò che stai utilizzando all’interno della tua cucina.

 

 

Pianificare il lavoro

Se riesci a creare una specie di piano di lavoro con il  tuo staff per occuparvi tutti insieme della pulizia della cucina, ogni cosa andrà più facilmente per il verso giusto. Affida ad ognuno dei tuoi collaboratori un compito preciso, affinché si possa dedicare esclusivamente a una zona o ad un elettrodomestico, così poi da renderlo lucido e pulito fuori e dentro. C’è chi deve occuparsi della cappa, chi del piano cottura, chi del forno, chi dei piatti, chi dei pavimenti.

Non trascurare la pulizia del pavimento e la revisione del frigorifero. Una sola persona deve essere invece dedita alla sanificazione, così al termine di tutta la pulizia poc’anzi elencata, potrà provvedere a sanificare l’ambiente per liberarlo da eventuali germi e batteri.

 

Sgombera il piano di lavoro

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Abbiamo visto che la pulizia della cucina deve essere organizzata in modo metodico, assegnando magari delle mansioni ben precise ai membri del team in modo da velocizzare il compito.

Tuttavia per rendere l’operazione di pulizia ancora più efficiente e veloce, ti suggeriamo di sgomberare gli spazi, da oggetti presi per essere usati e poi non rimessi a posto. Parti quindi da stoviglie, ciotole e tutto quello che hai usato per cucinare, lavalo e riponilo con cura ben asciutto nelle credenze, in frigo o nel forno.

Al contempo copri i fuochi con un panno. Pentole, padelle e carrelli vanno portati via e messi a lavaggio. Gli armadi devono essere lucidati sia dentro che fuori. Naturalmente non tralasciare cassetti e altri scomparti.

 

 

Pulizia di cappe e canne fumarie

Il secondo step deve portarti a pulire le cappe aspiranti e le canne fumarie. Sono questi elementi da non trascurare, in quanto vanno sterilizzati con assiduità (puoi farlo usando un panno imbevuto di un prodotto detergente neutro) sia all’interno che all’esterno.

Cogli anche l’occasione per smontare le griglie e per metterle in ammollo in una vasca insieme a un prodotto sgrassante.

 

La friggitrice

Questo step riguarda i ristoranti che friggono molto (si pensi ai fast food, alle pizzerie, alle friggitorie e così via). Ad ogni modo, è importante sgrassare le diverse parti mobili della friggitrice.

Come per cappe e canne, anche per la friggitrice il discorso  lo stesso. Bisogna sgrassarla e mettere i cestelli in ammollo in acqua calda con prodotti smacchianti. Così facendo è possibile neutralizzare ogni residuo di sporco.

 

Pulire il piano da lavoro e il frigorifero

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Proseguiamo la pulizia “full immersion” con l’igienizzazione dei piani di lavoro usati per affettare il cibo. Che sia un top  in acciaio o in qualunque altro materiale, usare olio di gomito è il primo grade passo per pulire. Usando detergenti pensati appositamente pe rimuovere i residui di cibo, ricorda di non trascurare la parte sottostante, che spesso viene dimenticata.

Dopodiché prosegui con la pulizia del frigorifero vuoto, cominciando dai vari ripiani di appoggio e proseguendo con le guarnizioni. In particolare queste ultime vanno lavate con acqua e sapone neutro o bicarbonato di sodio. Poi, occupati di aspirare la polvere dal retro dell’elettrodomestico.

 

 

Come pulire il forno

Ora è il momento di dedicarsi al forno professionale. Prendi uno straccio umido e del detersivo neutro e inizia a sgrassare i punti più critici.

Quando le superfici si saranno ben sbiancate, passa a risciacquare così da scongiurare eventuali infestazioni e asciuga con un panno morbido. Puoi procedere ancora più a fondo, sollevando le manopole di controllo e pulirle nella parte inferiore.

 

E le pareti?

Pulire la cucina di un ristorante vuol dire non lasciare nulla al caso, nemmeno le pareti. Anche in questo caso sgrassatori e detergenti disinfettanti sono i migliori alleati. Stesso discorso vale anche per la pulizia di superfici in vetro e di infissi.

 

 

Lavandino e pavimenti

A questo punto ti sono rimasti lavandino e pavimenti. Per ciò che concerne l’igiene del lavandino, che di solito è soggetto ad ossidazione, puoi usare prodotti anti deterioramento, come l’anticalcare. Per quanto riguarda invece la pulizia dei pavimenti, straccio e disinfettante sono i migliori alleati. Ricorda di spostare tutti i mobili (e se necessario prima di lavare passa l’aspirapolvere). Lava cominciando dai bordi.

Ti suggerisco di utilizzare un prodotto sgrassante unito agli scrubber e sciolto in acqua calda. Dopo la prima passata fanne un’altra più stretta per risciacquare.Il lavoro è terminato. Riposiziona mobili e attrezzi, lavati le mani e guarda la tua cucina come brilla.

 

Ultimi controlli

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Ricorda di effettuare qualche ultimo controllo a pulizia conclusa. Se noti qualche piccolo dettaglio fuori posto, qualche oggetto che non sta dove dovrebbe, allora avrai modo di riordinare e tenere cosi la cucina linda e pulita.

Quando hai finito le grandi pulizie, riponi tutto quello che hai utilizzato. Assicurati che i detergenti siano ben tappati, così da evitare qualche incidente involontario mentre cucini.

Durante la pulizia indossa i guanti, così da evitare di subire l’azione dei detergenti aggressivi e verifica sempre che quelli scelti siano idonei all’interno di una cucina professionale.

Non lasciare alcuno straccio umido in giro, né spugnette o retine in ferro sul lavello, in quanto potrebbero essere veicoli di germi e batteri. Senza contare che a contatto con l’acciaio, potrebbero corrodere o arrugginire le superfici. All’interno di una cucina da ristorante, l’unico scopo deve essere quello di tenere l’ambiente sano e pulito il più a lungo possibile prima della prossima sanificazione.