Alimentazione per allergia al nichel

 

 

Il nichel (o nickel) è un metallo pesante naturalmente presente nel terreno, nell'aria e nell'acqua in concentrazioni molto basse (oligoelemento).

Trovandosi ovunque, è impossibile non venirne a contatto.

Il nichel viene usato in modo massiccio nella produzione industriale nei campi più disparati, dalla realizzazione di stoviglie ed elettrodomestici (è contenuto nell'acciaio inox, che è una lega di metalli) a quella della bigiotteria e dei cosmetici.

Trattandosi di un elemento naturale, è ovvio che il nichel si trovi anche in molti alimenti, sia di natura vegetale che animale, sia freschi che conservati.

Inoltre molti cibi, in particolare quelli inscatolati ma non solo, lo assorbono attraverso le confezioni in cui sono contenuti.

Diciamolo subito: il nichel, in basse concentrazioni, non fa male, ma in dosi maggiori, nelle persone predisposte, crea diversi problemi.

Sebbene esso sia importante per il corretto svolgimento di alcune reazioni metaboliche infatti, il fabbisogno giornaliero di questo elemento per gli esseri umani è molto basso, ovvero corrispondente a circa 30 microgrammi.

Tuttavia, essendo presente praticamente dappertutto, ciascuno di noi, in media, ne assorbe quotidianamente 300-600 microgrammi, quindi molto di più di quanto realmente ne serve.

Poiché le concentrazioni più alte si trovano nei vegetali, i più esposti sono coloro che mangiano molta verdura.

Come deve comportasi pertanto chi soffre di allergia al nichel?

Quali precauzioni deve adottare e quale dieta seguire?

Quali alimenti prediligere e quali, invece, evitare?

E' evidente quanto sia di fondamentale importanza scongiurare qualsiasi contatto sia esterno che interno con il nichel, sia usando prodotti cosiddetti nichel free, sia con l'alimentazione.

Vediamo meglio.

 

 

Sintomi dell'allergia al nichel

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Cominciamo con il dire che l'allergia al nichel è piuttosto diffusa, interessando circa il 15-20% della popolazione mondiale.

In Italia ne soffre il 32% delle persone, in prevalenza di sesso femminile.

Ma come si manifesta l'allergia al nichel?

Quali sintomi dà?

 

Essa si presenta in due forme diverse, ovvero:

- DAC, acronimo di dermatite allergica da contatto;

- SNAS, acronimo di sindrome da allergia sistemica al nichel.

 

A sua volta, quest'ultima si estrinseca nella dermatite da contatto sistemica, abbreviata in DSC, che dà una fastidiosa sintomatologia comprendente disturbi gastrointestinali, respiratori e di carattere neurologico.

Da tutto ciò si evince quanto l'allergia da nichel possa dare malessere e intralciare anche le più normali attività quotidiane.

Fortunatamente molto si può fare per ridurre al minimo e possibilmente azzerare i sintomi, il che si ottiene, in pratica, evitando il contatto con qualsiasi fonte di tale elemento, quindi facendo attenzione a ciò che si maneggia e si usa per la pelle e, chiaramente, attraverso la dieta.

Dovete sapere che il nichel si trova in articoli dove forse non ve lo aspettereste, come i cosmetici e la profumeria.

Per il make-up e l'igiene, scegliete prodotti (bagnoschiuma, docciaschiuma, saponi, detergenti intimi, shampoo, creme, balsami e trucchi) rigorosamente nichel-free (li trovate in farmacia, in erboristeria e nella grande distribuzione).

Le donne patite dei falsi bijoux non devono disperare: la bigiotteria migliore, attualmente, è tutta priva di nichel. 

 

Cosa mangiare in caso di allergia al nichel?

Il legame tra allergia al nichel ed alimentazione è piuttosto dibattuto in campo medico, poiché non tutti gli specialisti sono concordi nel ritenere le quantità di nichel ingerite con i cibi, in grado di scatenare reazioni allergiche nell'organismo.

Tuttavia una parte di essi invece, ritiene indispensabile che la dieta sia adeguata al disturbo, quindi meglio attenersi a determinate regole.

Certamente il regime alimentare giornaliero deve essere bilanciato e completo dal punto di vista nutrizionale, ma poverissimo, o quasi del tutto privo, di possibili fonti di allergia.

 

 

Menù esempio per chi soffre di allergia al nichel

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Assodato che evitare il nichel in ciò che si porta a tavola sia una buona norma da seguire, vediamo cosa dovrebbe mangiare, in linea di massima, il soggetto allergico (di qualsiasi sesso ed età).

 

Un menù tipo, indicativamente, potrebbe essere il seguente:

- Colazione. La colazione è forse il pasto più importante della giornata, quello che al mattino ci sveglia e ci dà la carica per affrontare le ore successive, quindi è importante che sia nutriente e digeribile. La colazione ideale potrebbe comporsi di latte e yogurt, una mela e qualche biscotto secco (al massimo 5, ne non si vuole eccedere con le calorie!);

- Pranzo e cena. In linea di massima cercate di mantenervi più leggeri la sera: ne giovano il sonno e la salute in generale. Riguardo ai cibi, bisognerebbe prediligere la pasta non integrale e il riso, ma va bene anche la quinoa. Il pesce migliore è l'orata e tutto quello fresco di piccole/medie dimensioni. Le verdure e gli ortaggi migliori sono i finocchi, le carote, i peperoni e le melanzane, ma anche il radicchio rosso e le zucchine. La scamorza è il formaggio più adatto, mentre per quanto riguarda la frutta, che non deve mai mancare, abbondate pure in banane, melone, arance, mandarini, limoni e melone. Ok alle uova, proteiche e sostanziose, che potete consumare come preferite, sode, al tegamino, in frittata o all'occhio di bue.

 

Allergia al nichel: quali alimenti evitare

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E' scontato ma lo ribadiamo: chi soffre di allergia al nichel dovrebbe evitare di ingerire i cibi che contengono tale elemento in notevole concentrazione.

Questo vale anche per quei cibi che, pur essendo in sé sani e genuini, non sono indicati per chi soffre di questo problema: fra di essi tutti i legumi.

 

Tra gli alimenti maggiormente ricchi di nichel ci sono:

cacao (e derivati), cioccolato;

arachidi;

noccioline;

avena;

pomodoro e pomodoro concentrato;

mandorle;

lenticchie;

farina, pane e biscotti integrali;

lievito in polvere;

crostacei e cozze;

e vegetali come spinaci, cavoli, cavolfiori, piselli, prugne secche ed asparagi.

 

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Contengono elevate quantità di nichel, in generale, tutti i cibi conservati in scatola.

Come potete notare, la dieta, per chi è allergico al nichel, è abbastanza restrittiva, in quanto prevede la privazione parziale o totale di un notevole numero di alimenti.

Ciò vuol dire che il fai-da-te è del tutto sconsigliabile. In commercio per fortuna possiamo trovare un bel pò di libri dedicati all'argomento; spesso propongono anche numerose ricette e prodotti alternativi (ti consigliamo di dare un'occhiata al libro di Tiziana Colombo) ideali per chi è intollerante al nichel alimentare.

Se pensate di soffrire di allergia al nichel, l'unica cosa da fare è rivolgersi al medico, che attraverso un'accurata anamnesi e l'analisi dei sintomi, accerterà la diagnosi e metterà a punto la terapia opportuna.

Non fatevi l'autodiagnosi, non pensate di curarvi da soli senza un consulto specialistico e non sottoponetevi a diete senza un supporto adeguato.

La dieta per l'allergia al nichel va studiata da un medico e/o nutrizionista e personalizzata, ovvero creata su misura delle esigenze del soggetto.

Le persone non sono tutte uguali e devono essere trattate rispettandone l'unicità, anche per ciò che concerne l'alimentazione in caso di qualsiasi tipo di allergia.