Dieta post operatoria

 

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Dopo un intervento chirurgico, di qualsiasi natura ed entità, il fisico si ritrova nella fase della convalescenza, periodo durante il quale sarà necessario recuperare le energie fisiche spese a causa dello stress ed eventualmente delle complicanze del decorso operatorio.

Chi ha subito un intervento chirurgico pertanto dovrà prestare particolare attenzione nella fase della ripresa alla dieta post operatoria: l'alimentazione del paziente dimesso sarà ovviamente rapportata al suo quadro clinico, al tipo di intervento subito e non potrà trascurare eventuali allergie o intolleranze alimentari.

Non è possibile per ovvi motivi stabilire a priori cosa mangiare dopo un intervento chirurgico e nemmeno generalizzare troppo ed estendere a tutti una comune dieta post operatoria.

E' vero però che esistono delle linee guida e delle indicazioni generali che tutti coloro che hanno subito un intervento chirurgico sono tenuti a seguire su raccomandazione e consiglio del medico di reparto e su consultazione del proprio medico di famiglia.

La dieta post operatoria solitamente prevede il reintegro dei liquidi, una masticazione lenta per favorire una corretta digestione degli alimenti, l'integrazione di sali minerali e vitamine ma soprattutto pasti piccoli e frequenti.

L'introduzione di cibi precedentemente eliminati dalla dieta a causa dell'intervento dovrà avvenire in modo graduale, evitando tutti quegli alimenti che possono ostacolare una buona e rapida digestione a causa della formazione di gas intestinali. Sarà bene evitare nella maggior parte dei casi gli alimenti molto ricchi di scorie come asparagi, funghi, cipolla, uova, insaccati e fritti, optando soprattutto per minestre, brodi vegetali, yogurt, patate, mentre i cibi liquidi e le bevande fresche saranno consumati prevalentemente da chi ha subito un tipo di intervento gastro-intestinale.

Le prime due settimane di dieta postoperatoria dunque saranno di riadattamento, dopo circa tre settimane si potranno consumare regolarmente tutti gli altri alimenti, evitando i cibi che creano costipazione come la cioccolata, il vino rosso, la frutta secca o quelli che provocano meteorismo, ad esempio bevande gassate, insalata cruda, cavoli e cavolfiori.

Ovviamente la dieta post-operatoria presenterà delle differenze a seconda dell'intervento subito, vediamo i principali casi e l'alimentazione associata agli interventi più diffusi.

 

 

Dieta post-operatoria e interventi al cuore

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Nei casi di pazienti operati al cuore la l'alimentazione avrà l'obiettivo di ripristinare i valori ematici e di tenere sotto controllo il quadro clinico.

Nello specifico dopo un intervento di cuore sarà opportuno seguire per un periodo più o meno lungo un'alimentazione molto povera di sodio, per poi ritornare a valori intorno alla normalità.

La dieta post-operatoria della persona che ha subito un intervento chirurgico al cuore dovrà essere povera di grassi e zuccheri in modo da non aumentare la viscosità del sangue e si dovranno consumare porzioni non abbondanti in modo da non affaticare la respirazione alterando i movimenti del diaframma e provocando un aumento della gittata cardiaca.

La dieta nei casi di interventi al cuore dunque dovrà essere il più possibile varia con qualche restrizione in più giusto per i diabetici: subito dopo l'intervento si dovrà monitorare l'elevato livello di calcio depositato nel sangue e alimenti come carne, patate e verdure si dovranno tenere sotto controllo, mentre sono consigliati gli alimenti freddi a base di latte e frutta come frullati, yogurt, macedonie ecc.

Per tenere sotto controllo il sodio si possono prediligere formaggi freschi come la ricotta e tra i salumi solo il prosciutto cotto è a basso contenuto di sale.

 

Dieta post-operatoria dopo intervento gastro-intestinale

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In linea di massima dopo gli interventi che non coinvolgono direttamente il tratto intestinale e gastrico non è prevista una particolare dieta post-operatoria, se non il seguire le raccomandazioni alimentari sopra elencate, insomma osservare un'alimentazione bilanciata senza eccessi ed escludendo i cibi difficili da digerire.

Diverso è invece il caso degli alimenti raccomandati e di quelli sconsigliati in caso di interventi a carico dell'apparato gastro-intestinale: le operazioni chirurgiche che coinvolgono il tratto digerente ovviamente presenteranno un diverso decorso post-operatorio a seconda della resezione degli organi che è stata effettuata e dell'alimentazione seguita prima dell'intervento.

Nei casi di interventi all'esofago ad esempio la dieta post-operatoria è costituita prevalentemente da alimenti a pasta molle, facilmente digeribili, cibi cremosi e fluidi da ingerire a piccoli bocconi.

Se invece l'intervento chirurgico ha coinvolto l'asportazione dello stomaco (sia totale che parziale) la dieta post-operatoria si baserà su cibi di piccole dimensioni da ingerire frequentemente, almeno ogni tre ore, e di facile digeribilità, evitando gli alimenti molto ricchi di zuccheri.

Quando è invece il colon ad essere coinvolto, in particolare nei casi di asportazione totale dell'organo, la dieta post-operatoria deve essere totalmente priva di fibre per prediligere i centrifugati di frutta e verdura.

Invece nei casi di interventi a fegato e pancreas occorre controllare meticolosamente la dieta post-operatoria, che dovrà essere povera di grassi e dovrà assicurare un apporto proteico controllato tramite alimenti facilmente digeribili e poveri di zuccheri. In caso di interventi chirurgici così delicati è consigliabile seguire la degenza presso cliniche private, magari convenzionate (come ad esempio riabilitazionegruppioni.it), in modo da essere seguiti per i primi giorni post operazione da un equipe medica e da nutrizionisti.

 

 

Dieta post-operatoria in caso di intervento di ernia

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Gli interventi di ernia, specie se si tratta di ernia inguinale, hanno un decorso molto rapido che prevede il digiuno e l'assunzione di liquidi nei giorni precedenti l'intervento per poi ritornare ad una dieta semi-liquida quasi subito dopo.

La dieta post-operatoria del paziente operato di ernia quindi dovrà essere leggera, a base di cibi poveri di grassi nei primi giorni evitando bevande gasate, caffè e dolci per un recupero più rapido.

Sono dunque valide le normali raccomandazioni per una ripresa delle condizioni pre-intervento, avendo cura di consumare cibi che favoriscono il normale transito intestinale, prediligendo verdure cotte ma limitando in ogni caso le fibre.

E' necessario dunque favorire il ripristino delle funzionalità intestinali rallentate dall'intervento chirurgico con una alimentazione che sia il più possibile equilibrata e consumata a piccole dosi per favorire la digestione.

 

Dieta post-operatoria e chirurgia parodontale

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Nei casi di intervento di chirurgia orale, detta anche chirurgia parodontale, è necessario seguire una dieta post-chirurgica a base soprattutto di cibi morbidi e facili da masticare eliminando del tutto invece gli alimenti piccanti, gommosi o fritti, che ostacolerebbero la guarigione della ferita.

La dieta ideale in questi casi dunque sarà prevalentemente composta di cibi a basso contenuto di acidi, tra gli alimenti consigliati frutta cotta e matura, ad esempio le banane, da abolire i frutti consumati con la buccia o i semi che potrebbero causare fastidio alla zona operata, via libera a purè, semolino, vellutate e creme a base di verdure, frappè e infusi vari.

E' importante nella prima fase del decorso post-operatorio introdurre nella dieta soprattutto cibi freddi evitando accuratamente di consumare alimenti caldi che potrebbero creare infiammazione alla ferita. L'ideale sono alimenti dolci come gelati, sorbetti, mousse di frutta, miele e budini, mentre sono sconsigliati i dessert a base di nocciole o frutta secca per agevolare il processo di cicatrizzazione.

E' bene inoltre ricordare che la dieta post-operatoria è sempre personalizzata sulla base delle indicazioni del medico, che valuterà di volta in volta le caratteristiche del paziente e il decorso post-operatorio.