Le 8 proprietà del vino rosato o rosè, caratteristiche organolettiche, valori nutrizionali, calorie, effetti collaterali, controindicazioni

 

Spesso poco considerato dai consumatori, visto quasi come senza una vera e propria identità, in molti addirittura pensano erroneamente che il vino rosato sia una miscela tra il vino bianco e quello rosso, ma il viso rosato in realtà è un vino che viene prodotto con  specifiche tecniche e che presenta proprietà di tutto rispetto.

Il mondo dei vini rosati è considerato particolarmente complesso, dato che è un mix di equilibri, nuance e sfumature che richiedono necessariamente molta esperienza ed attenzione. Il vino rosato può presentarsi con un sapore leggero e frivolo ma anche piuttosto profondo e strutturato, ideale per accompagnare un aperitivo estivo, ma particolarmente plasmabile in quanto si adatta bene ad ogni portata, dalla carne al pesce o alle verdure.

Il vino rosato è considerato un vino mediterraneo per eccellenza dal  grande potere ristoratore soprattutto nelle giornate estive, e particolarmente apprezzato da molti per la sua adattabilità e versatilità in cucina. Solitamente va servito fresco, intorno ai 10°-12° C in modo che si possano apprezzare tutti i sapori e gli aromi.

Prima di iniziare la lettura di questo articolo vorrei consigliarti due articoli molto simili:

- Le proprietà del vino bianco;

- Le proprietà del vino;

 

 

Come nasce il vino rosato: i processi di lavorazione

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Infatti la produzione di vino rosato deriva da diverse tecniche di lavorazione, ovvero utilizzando delle uve rosse non troppo intense, utilizzando più uva bianca che rossa, e infine utilizzando un tipo di uva che tramite un determinato processo di lavorazione consente di limitarne la tonalità di colore.

I primi due processi di lavorazione dell’uva sono simili alla produzione di vino rosso e bianco, mentre il terzo procedimento da vita al vero vino rosato. Dove una volta spremuta l’uva, si passa alla sua fermentazione per un periodo di tempo limitato, e successivamente vengono scartate le bucce per limitarne la colorazione.

 

Caratteristiche e proprietà organolettiche del vino rosato

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Proprio in base alla tipologia di processo di lavorazione e fermentazione il vino rosato presenta diverse proprietà organolettiche. Alcuni vini rosati risultano essere molto simili ai vini rossi ma meno corposi, altre qualità dove non vengono fatte fermentare con le bucce risultano simili ai vini bianchi, con un aroma fresco ma non fruttato.

Sicuramente i vini rosati possono essere classificati in base alla tonalità di rosa (qui su winemust.com trovi una rassegna di vini rosè dalle diverse sfumature). I vini dal colore rosa tenue che sono ottenuti da una macerazione piuttosto rapida solo qualche ora nonostante ottenuti da bucce di uve rosse, il rosa cerasuolo un color ciliegia ottenuto da una macerazione di almeno 6 o 10 ore, e il vino rosato chiaretto, un colore tendente al rosso rubino che viene ottenuto tramite la macerazione di almeno una giornata.

Il vino è principalmente composto da acqua, zuccheri, ceneri, alcol, con tracce di proteine e fibre, e proprio dai suoi componenti principali il suo consumo garantirebbe innumerevoli benefici. L’uva è particolarmente ricca di polifenoli indispensabili per il benessere, essendo dei potenti antiossidanti naturali che reagiscono contro i radicali liberi distruggendoli.

 

 

Proprietà e benefici del Vino rosato

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I diversi componenti del vino agiscono per migliorare la salute di chi lo consuma moderatamente , e  sicuramente tra i benefici e le proprietà del vino rosato troviamo:

  1. La presenza dei polifenoli contribuisce a migliorare il sistema cardiovascolare e cerebrovascolare;

  2. Allungherebbe la vita dato l’effetto antiossidante e ad antinvecchiamento precoce;

  3. È un potente antistress;

  4. Il resveratrolo e le lipoproteine HDL contenute nel vino rosato agiscono positivamente su trigliceridi e colosterolo;

  5. Aumenterebbe la sensibilità dei tessuti all’azione dell’insulina;

  6. Garantisce un’azione antitrombotica e fibrinolitica;

  7. Contribuirebbe a contrastare in maniera efficace l’osteoporosi sia maschile che femminile;

  8. Grazie alla presenza dei polifenoli garantisce proprietà battericide, in grado di contrastare il batterio della salmonella o della shigella.

 

Sostanzialmente il resveratrolo contenuto nel vino rosato consente di beneficiare di innumerevoli proprietà importanti per la salute, contribuendo a migliorare il sistema cardiovascolare, e la depressione, inoltre contrasta varie patologie come l’infarto, ictus, arteriosclerosi e la depressione. Contribuendo a prevenire la perdita di memoria, riducendo il rischio di sviluppare tumori e intestinali, e il colesterolo attivo.

 

Valori nutrizionali e calorie del vino rosato

Il vino subisce un processo di lavorazione a  partire dall’uva che è un alimento ad alta concentrazione di zuccheri e che in aggiunta ad alcool dovuto al processo di fermentazione ne aumenta necessariamente le calorie, dato che maggiore sarà l’alcool contenuto nel vino e di conseguenza maggiori saranno le calorie presenti nel bicchiere di vino rosato.

Sicuramente un vino rosso, data la maggiore fermentazione ha un apporto di calorie notevolmente maggiore rispetto ad un vino bianco o rosato, dove la fermentazione a seconda del processo di lavorazione dell’uva è realmente da qualche ora o al massimo una giornata.

100 grammi di vino rosato contengono 2/3 grammi di carboidrati, 0,1 g di proteine e 0 grassi.

Un calice di vino rosato apporterebbe solamente 84 Kcal, e che rispetto ad un calice di vino rosso con almeno 100 Kcal è decisamente meno calorico, ma pur sempre da consumare con moderazione soprattutto per chi è in sovrappeso.

 

 

Vino rosato: effetti collaterali e controindicazioni

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È risaputo che il vino è una delle bevande che fa assolutamente bene alla salute apportando al corpo innumerevoli proprietà e benefici, ma un po’ come per ogni alimento o consiglio è sempre meglio cercare di non abusarne. Soprattutto in quanto il vino rosato, nonostante abbia un contenuto calorico ridotto rispetto ad altri vini, è sempre una bevanda alcolica che contiene etanolo, una sostanza tossica e per questo il suo consumo va assolutamente limitato.

È consigliabile bere non più di due bicchieri di vino rosato al giorno durante i pasti, e mai a stomaco vuoto, quantità che si riduce ad un solo bicchiere per tutte le donne che vogliono bere del vino rosato.

È assolutamente sconsigliato il consumo di vino a chi deve mettersi alla guida della propria auto, soprattutto nel caso in cui si beve quantità eccessive di vino, che potrebbero causare incidenti rappresentando un pericolo per se stessi ma anche per gli altri, inoltre la guida in stato di ebbrezza è un reato penale.

Il consumo di alcolici è sconsigliato a tutte le donne in stato di gravidanza, in quanto potrebbe causare gravi problemi al feto dato che l’alcool presente nel vino rosato attraversa la placenta arrivando direttamente al feto, e il piccolo non ha gli enzimi che gli consentono di metabolizzare questa sostanza per ridurne la tossicità.

il vino rosato potrebbe interagire con i farmaci, ecco perché il suo consumo è sconsigliato soprattutto a chi sta seguendo un percorso farmacologico di psicofarmaci. E infine non dovrebbe essere assunto dai minori di 16 anni, in quanto non hanno ancora maturato gli enzimi capaci di assimilare l’alcool.

Gli effetti collaterali e le controindicazioni più intricate sono proprio quelle di portare il consumatore ad abusare del vino se non viene moderata la quantità di vino utilizzata, oltre alla possibilità di incorrere in diverse altre problematiche anche piuttosto gravi.

Un consumo eccessivo di alcool porta ad una sorta di alterazione psicofisica dell’individuo, che contribuisce ad alterarne le normali capacità del cervello inducendo uno stato di ebrezza che potrebbe portare la persona a comportamenti senza alcun controllo.

Il consumo quanto piuttosto l’abuso di vino rosato potrebbe creare delle infiammazioni e irritazioni del tratto digerente, soprattutto nella faringe e retto che possono portare ad una acidità di stomaco innescando diverse altre problematiche come la gastrite, il reflusso gastro esofageo o esofago di Barrett.

L’istamina contenuta nel vino rosato potrebbe portare alcuni soggetti che soffrono di problemi nel tratto intestinale, a ritrovarsi a dover affrontare spiacevoli episodi di diarrea. O la possibilità che un eventuale abuso di alcool possa provocare l’insorgenza di tumori soprattutto nell’apparato digerente provocando seri danni.