Noce moscata: proprietà in cucina

 

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Una delle spezie più utilizzate nella cucina mediterranea è senza dubbio la noce moscata. Oltre a insaprorire numerose ricette, possiede anche tante benefici. Ma cos’è la noce moscata? Quali sono le sue proprietà, le controindicazioni e gli utilizzi in cucina?

La noce moscata è un seme privato della sua corteccia grazie al processo di essiccazione. E’ estratto dal frutto molto simile all’albicocca della Miristica Fragans, un albero sempreverde indonesiano, originario delle isole Molucche.

 

 

Nell’antichità veniva utilizzato per il particolare aroma, ma anche perché si riteneva che possedesse delle proprietà afrodisiache. I nostri antenati però avevano già scoperto le molte proprietà della noce moscata e la utilizzavano così in alcuni composti utili a mantenere in buono stato il corpo, prevenire le malattie, sconfiggere la nausea e altri problemi.

La noce moscata e gli oli ricavati da lei erano molto utilizzati nella medicina tradizionale indiana per migliorare la digestione e curare le malattie del sistema nervoso.

 

Nutrienti

La noce moscata ha molte proprietà grazie ai diversi nutrienti in essa contenuti. E’ particolarmente ricca di potassio, ma anche di acido folico, vitamina A, B e C. Tra gli altri sali minerali presenti al suo interno troviamo il rame, il manganese, il calcio, il ferro, il magnesio e lo zinco. Ogni 100 grammi di noce moscata contengno 525 kcal, oltre che carboidrati, zuccheri, grassi, sodio e fibre alimentari.

 

 

Noce moscata: proprietà e benefici

La noce moscata, così ricca di nutrienti, è un buon alleato per la nostra salute. Tuttavia a causa delle altissime e gravi controindicazioni che può dare con un uso spropositato, è importante che vi ricordiate sia di consumarne pochissima in cucina (non più di due grammi al giorno), sia che, qualora decidiate di testare qualche rimedio fitoterapico (infusi, tisane etc), dovete necessariamente essere seguiti da un esperto. Eccedere con la noce moscata può essere veramente dannoso per l’organismo. Rimanendo nelle dosi consigliate invece, risulta un vero toccasana!

  • Alzheimer: grazie alla elimicina e miristicina sembra che contribuisca alla protezione del cervello nei confronti di questa malattia.

 

  • Mal di denti: un infuso di noce moscata aiuta ad alleviare il mal di denti e le infiammazioni delle gengive. In realtà però viene utilizzata anche in ambito dentistico. Al suo interno vi è infatti eugenolo, sostanza utilizzata per alleviare il dolore.

 

  • Dolori muscolari: la noce moscata aggiunta a un olio vettore contrasta i dolori della muscolatura, sciogliendo i “nodi”. Deve essere utilizzato durante un massaggio energico o di carattere sportivo.

 

  • Nausea: per contrastare la nausea, soprattutto quella legata a un’alimentazione troppo pesante, i nostri antenati erano soliti utilizzare il decotto di noce moscata. Basta aggiungere due pizzichi di noce moscata dentro un bicchiere d’acqua tiepida e berla per ottenere subito dei grandi benefici.

 

  • Digestione: l’olio di noce moscata aiuta a digerire. Unite a dell’olio extravergine di oliva un pizzico di noce moscata e utilizzatelo per condire le verdure. Migliora la digestione e sembra che possieda ottimi effetti anche contro il metorismo.

 

  • Gastrite: allevia le infiammazioni delle mucose gastriche quando assunto per via orale in piccole quantità.

 

  • Depura il fegato: introducete regolarmente la noce moscata nelle vostre ricette, facendo attenzione a non esagerare con le dosi (vedi le controindicazioni). Tra le proprietà della noce moscata vi è quella di depurare il fegato eliminando le tossine.
  • Acne: sia ad uso interno che esterno, la noce moscata sfiamma l’epidermide e aiuta a sconfiggere l’acne.

 

  • Antimicotico: nella medicina tradizionale viene utilizzata per sconfiggere le micosi. In questo caso è ottimo l’olio essenziale di noce moscata.

 

  • Antidepressivo: seguendo un’alimentazione sana e integrando regolarmente la noce moscata, otterrete ottimi effetti antidepressivi.

 

  • Sistema circolatorio: la noce moscata ha proprietà benefiche anche nei confronti del sangue, il cuore e l’intero sistema cardio circolatorio. Ricca di potassio, mantiene sotto controllo tutto questo.

 

  • Insonnia: aggiungere un pizzico di noce moscata grattugiata in una tisana da consumare prima di andare a letto, favorisce il sonno e il rilassamento.

 

Come utilizzare la noce moscata in cucina

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La noce moscata in cucina è molto apprezzata. Ha un sapore esotico, leggermente piccante. E’ ottima per creare dolci, budini, creme ma anche pietanze come le verdure lesse, il purè di patate, la besciamella e la zuppa.

Se ad esempio amate creare cocktail, sappiate che la noce moscata si sposa bene con molti di essi. E’ buonissima anche con il vino caldo. Alcune cucine, soprattutto quelle etniche, prevedono il suo utilizzo anche per arricchire il sapore di formaggi, carne e uova.

Trovate la noce moscata in vendita in molti supermercati, spesso già grattugiata. Il mio consiglio comunque è di acquistare le noci intere e di grattugiarle al momento in cui vi serviranno, in questo modo si preserva il sapore.

 

Noce moscata: controindicazioni

La noce moscata deve essere utilizzata nelle ricette con estrema attenzione. Esagerando con le dosi infatti non si potenziano i benefici, ma si vanno a stimolare una serie di effetti collaterali a volte anche gravi. Tenete di conto che nell’antichità era conosciuta come la “droga dei poveri” in quanto capace di dare allucinazioni. Al suo interno vi è la miristicina, la quale può portare a allucinazioni e convulsioni quando assunta in dosi massicce. Non è infatti consigliata a chi assume psicofarmaci o alle donne incinte.

Se in piccole dosi il nostro corpo l’accetta, non più di 2 grammi al giorno, quando vengono superate ecco che è possibile riscontrare problemi come sudorazione accessiva, palpitazione e difficoltà a concentrarsi. Quando le dosi sono troppo elevate, il corpo può andare incontro all’intossicazione e causare quindi delirio.

La noce moscata deve essere utilizzata con attenzione sia in fitoterapia che in cucina. Assumere dosi superiori ai 5 grammi può provocare avvelenamento. Tra i 10 e i 20 grammi può dare allucinazioni visive e in alcuni casi risultare fatale.