Alimentazione per bulimici

 

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La bulimia è un disturbo alimentare che colpisce il 2% delle donne. Si tratta di un problema che non va affatto sottovalutato. La donna che soffre di bulimia nell’arco di un tempo brevissimo è capace di divorare tutto quello che trova a portata di mano, dolci, biscotti, lasagne, pizzette gelati ingurgitando tantissime calorie in pochi minuti. Questo episodio di appetito incontrollato può seguire due reazioni: c’è chi per paura di ingrassare si autoinduce al vomito e chi invece va incontro a gravi problemi di obesità.

Dopo una crisi, la persona bulimica si sente colpevole, ed è pronta a tutto pur di eliminare le calorie in eccesso, pertanto oltre al vomito autoindotto, può utilizzare un gran quantitativo di lassativi, diuretici o eseguire attività fisiche fino allo sfinimento.

Quando compare questa problematica, nella maggior parte dei casi la persona affetta dal disturbo inizia a soffrire di diabete, colesterolo alto, disidratazione, carenza di potassio, crampi muscolari e spossatezza.

 

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Uscirne non è semplice, ma non è neanche impossibile. La terapia sulla bulimia si basa sulla sinergia tra medico, dietista e psicologo. Non è possibile rivolgersi soltanto ad un solo specialista perché la patologia va affrontata sotto tutti gli aspetti.

Ma in questo articolo non è nostra intenzione dilungarci sul percorso terapeutico da intraprendere, piuttosto sensibilizzare l’importanza che ha l’alimentazione per si soffre di bulimia.

Ci soffermeremo sugli alimenti da prendere in considerazione per compensare le carenze e cosa evitare per migliorare il quadro sintomatologico.

 

 

Alimentazione per bulimici: gli alimenti da prediligere

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Uno dei disagi che si deve spesso affrontare quando si soffre di bulimia è la stitichezza. Un intestino pigro aumenterà il senso di gonfiore. Questo avviene quando si utilizzano in modo improprio i lassativi oppure a seguito di un’abbuffata non compensata dal vomito.

 

Pertanto in questo caso gli alimenti che bisogna prediligere sono:

     La verdura: ma non bisogna abusarne. Infatti è stato dimostrato che una quantità eccessiva di fibre porta a creare l’effetto contrario, in pratica, anziché fungere da stimolo fa l’opposto, ovvero si crea una sorta di tappo nell’intestino. Prediligere dunque, piccole quantità di verdura preferibilmente cotta sia a pranzo che a cena. Sono consigliate zucchine, melanzane e zucca, mentre sono da evitare i broccoli e cavoli perché tendono a fermentare nell’intestino;

     La frutta: anche qui vige lo stesso principio, ovvero in caso di gonfiore è meglio non eccedere con la quantità e preferirla cotta;

     I grassi: intesi come oli sono molto utili per poter ammorbidire le feci. Non bisogna utilizzarli in grosse quantità, ma usati a crudo sugli alimenti può rappresentare un valido alleato per combattere la stitichezza;

     Carboidrati: a tavola fare dei pasti misti è molto importante, per cui è consigliabile mangiare pasta integrale o di farro, cereali in chicchi, o patate;

     Proteine: carne, pesce, uova, formaggi e legumi.

 

A livello terapeutico la soluzione ideale è quella di mangiare a intervalli, quindi fare tre pasti completi (colazione, pranzo e cena) e due spuntini, uno a metà mattinata e l’altro a metà pomeriggio. Così facendo il sistema digestivo sarà sempre in movimento e non si avvertirà il senso di fame.

Se invece non si mangia per troppo tempo, è chiaro che arrivando ad un certo orario si tenderà a mangiare in eccesso.

 

Altri piccoli suggerimenti:

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     Preferire piccole quantità di pasti ma frequenti (come illustrato in precedenza);

   Prestare cura alla masticazione: prendere tutto il tempo che serve per mangiare, avendo l’accortezza di masticare lentamente in modo tale che il pasto venga ben omogeneizzato prima di essere deglutito;

   Cercare di non bere acqua in grosse quantità in un unico momento, piuttosto bere ma a sorsi durante l’arco della giornata. Un ottimo toccasana potrebbe essere rappresentato da foglioline di menta macerata da introdurre in un bicchiere con acqua;

   Bere durante i pasti non è propriamente consigliabile, perché si potrebbe avvertire gonfiore e pesantezza, al massimo optare soltanto per un bicchiere di acqua.

 

 

Quali sono gli alimenti da evitare?

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Anni di vomito autoindotto portano a problemi di stomaco come: bruciore, dolore nella parte alta, reflusso, malassorbimento del ferro, digestione rallentata ipocloridria, ulcerazione.

 

Pertanto si sconsigliano vivamente i seguenti alimenti:

     Nel primo periodo sono da evitare tutti quegli alimenti che portano ad acidità come il pomodoro crudo (generalmente quello cotto è consentito), prodotti conservati in lattina, agrumi di qualsiasi tipo, bevande gassate, fritture e panature, cacao amaro, cioccolato fondente, alimenti ricchi di grassi (panna, salse di ogni tipo e genere) tagli di carne e pesce molto grassi (ossobuco, salmone, tonno), latte, caffè, tè, spezie e alcolici, formaggi e yogurt magri;

     Evitare di bere tisane e bevande molto calde o molto fredde;

     Eludere dalla dieta tutti i prodotti light come ad esempio yogurt scremato o mozzarelle light.

 

Alimentazione per bulimici: menu settimanale

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Vediamo ora nel dettaglio come realizzare un menu settimanale per bulimici. Per tua comodità puoi anche trasformare l'articolo in PDF e poi stamparlo per avere sempre con te il menu settimanale.

 

Lunedi:

Prima colazione: Tisana allo zenzero accompagnata da chicchi o fiocchi di cereali

Pranzo: pasta integrale seguita da un contorno di verdura cotta e un filetto di cane magra

Sera: Merluzzo con un contorno di fagioli e una porzione di verdura

 

Martedì:

Prima colazione: Tè verde di leggera infusione (2 o 3 minuti al massimo) con due fette biscottate

Pranzo: fiocchi di latte con mais bollito e un contorno di verdura deve essere sempre presente

Sera: Tonno al naturale, fagioli e verdura

 

Mercoledì:

Prima colazione: Tisana a base di fiori di Ibisco con due fette biscottate

Pranzo: Pasta integrale, bresaola e verdura

Cena: Ricotta di mucca, lenticchie, verdura

 

 

Giovedì:

Prima colazione: Tè allo zenzero con due fette biscottate o in alternativa fiocchi di cereali

Pranzo: carne con patate

Cena: Uova, patate e verdure

 

Venerdì:

Prima colazione: Te verde con due fette biscottate

Pranzo: salmone affumicato con piselli bolliti, verdura

Cena: pollo coscia, purè di patate e verdura

 

Sabato:

Prima colazione: Tè ai fiori di Ibisco con due fette biscottate

Pranzo: Seppie, patate e verdura

Cena: petto di tacchino, purè di patate e verdura

 

Domenica:

Prima colazione: Tè verde con fiocchi di cereali

Pranzo: Pasta integrale, verdura e pane (60 gr)

Cena: Melanzane grigliate al forno con mozzarella

 

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Per gli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio, prediligere la frutta fresca. Se si avverte gonfiore addominale o pesantezza, è preferibile che venga cotta.

Un’altra piccola accortezza: per chi soffre di stitichezza prima di effettuare la prima colazione bere una tazza di acqua tiepida con ¼ di limone spremuto. Molti pensano erroneamente che il limone sia astringente,  e quindi peggiori la stitichezza, ma utilizzandolo in questo modo non è affatto così.

Ovviamente se si avvertono problemi a livello gastrico è meglio evitare perché il problema potrebbe peggiorare.

Evitare di usare integratori a base di carbone vegetale perché potrebbero aumentare il gonfiore addominale, stessa cosa dicasi per i fermenti lattici, in commercio ne esistono di tutti i tipi, alcuni possono rivelarsi utili altri invece no.

In conclusione, uscire dalla bulimia nervosa è possibile, ma occorre essere aiutati da diversi specialisti, e con tanta forza, determinazione e voglia di farcela, tutto questo potrà essere superato.