Olio CBD in cucina: 8 proprietà benefiche, ricette classiche, controindicazioni, effetti collaterali

 

Da quando l’uso della canapa light è diventato legale, molti nuovi prodotti derivati sono stati commercializzati. Tra questi l’olio di CBD è tra i più comuni, in quanto rispetto all’erba pura, può essere utilizzato nei modi più disparati.

 

Nello specifico, oltre ad assumerlo "assoluto" (il che non è per tutti perché il suo sapore potrebbe essere considerato sgradevole) è possibile anche usarlo in cucina, aggiungendolo come ingrediente "speciale" a cibi e bevande.

Vediamo insieme quali sono le proprietà benefiche dell’olio di CBD, come usarlo in cucina e quali sono le controindicazioni e gli effetti collaterali.

 

 

8 proprietà e benefici dell’olio di CBD

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Rispetto al THC, sostanza psicoattiva che rende la marijuana uno stupefacente, il CBD è un metabolita che non ha alcuna incidenza sulla psiche o sulla fisicità di una persona. Anzi apporta numerosi benefici al nostro organismo.

 

Le principali proprietà dell'olio di CBD sono:

  1. Ha un effetto sedativo, aiuta a rilassarsi e a ritrovare la serenità dopo una giornata stressante a lavoro;

  2. È un ottimo antiossidante, agisce sull’attuale invecchiamento della pelle contrastandolo e rendendo la pelle più elastica (non a caso stanno nascendo molte linee di cosmesi a base di olio CBD);

  3. Ha proprietà antifiammatorie e più in particolare analgesiche. Diminuisce fino ad eliminare i più comuni dolori cronici e le più frequenti infiammazioni a cui andiamo incontro;

  4. L’olio CBD è perfetto anche come anticonvulsivante e antidepressivo, anche se in questo casova utilizzato sempre sotto controllo medico;

  5. È uno dei migliori alleati contro l’epilessia;

  6. Concilia il sonno;

  7. Contrasta la schizofrenia;

  8. Può aiutare a lenire i sintomi di chi soffre di morbo di Parkinson.

 

Proprio in quanto il CBD non ha effetti psicoattivi, lo stesso non è più presente nel novero delle sostanze proibite dalla World Anti-Doping Agency, in vigore dal 2019.

Anche gli sportivi quindi possono fare ricorso a prodotti a base di CBD per lenire dolori e crampi da sovraffaticamento, strappi muscolari, contusioni, etc.

 

 

Ricette classiche a base di olio di CBD

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In cucina l’uso dell’olio CBD potrebbe essere un modo alternativo per assumere canapa light senza ricorrere alla tradizionale "fumata".

 

Puoi aggiungere tale olio a bevande, piatti caldi e piatti freddi.

  • Olio CBD nelle bevande

Tra le ricette tipiche di utilizzo di olio CBD c’è quella dei frullati. Qualunque sia il mix che crei, basta aggiungere qualche goccia di quest’olio e il gioco è fatto. Le prime volte ti suggeriamo di non esagerare con il dosaggio dell’olio perché ha un sapore molto marcato che potrebbe infastidire qualcuno. Integralo nei tuoi frullati per step e beneficerai dei suoi vantaggi gradatamente, ma in maniera efficace. Un'idea originale potrebbe essere quella di congelare i tuoi frullati con olio di CBD per assaporarli a mò di gelato.

 

  • Piatti caldi

L’olio di  CBD non è adatto alla frittura: non solo si disperde all’interno della padella, ma vai ad “ammazzare” anche le particelle di CBD che tanto fanno bene alla salute. Andrebbe aggiunto ai piatti caldi a fine cottura. Va bene nelle zuppe, nei preparati al forno, nella pasta, ricordando sempre il discorso di non esagerare con la quantità se vuoi evitare un sapore troppo marcato. Se poi vuoi cuocerlo, ricorda di non superare i 170 gradi, altrimenti il CBD tenderà a degradare.

Ricorda che puoi preparare anche dolci a base di CBD. Ci sono numerose torte, nonché biscotti, di cui trovi le ricette sul web per ottenere un dessert dal sapore unico e inconfondibile. Tipico dolce a base di CBD sono i brownies al cioccolato.

 

  • Piatti freddi

Se sei un amante di insalate o di piatti freddi, allora devi provare a condirli con un filo di olio CBD. Metti in una ciotola il mix di verdure che più preferisci e condisci secondo le tue preferenze.

Aggiungi poi qualche goccia d’olio CBD rispettando i tuoi gusti e ricordando sempre la questione dell’alterazione dei sapori. Gira per bene nella ciotola per raccogliere gli eventuali residui di CBD rimasti sul fondo del piatto.

L'olio di CBD è un ottimo condimento o contorno per innumerevoli piatti freddi, non solo insalate!

 

 

Effetti collaterali e controindicazioni dell’olio di CBD

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Dal punto di vista psicoattivo non c’è ragione di temere effetti collaterali quando assumi olio di CBD. Tuttavia possono esserci altre spiacevoli situazioni da cui è bene riguardarsi. Ad esempio provoca la secchezza delle fauci dal momento che il CBD va ad attaccarsi sui recettori che hanno il compito di produrre saliva. Ciò non provoca certo un danno alla salute, ma può ugualmente provocare fastidio. Può altresì causare abbassamenti di pressione o stanchezza se assunto in quantità elevate.

Per chi non è abituato ed esagera con le dosi, vertigini, diarrea e mal di resta sono fenomeni normali anche se molto rari (basta che l’effetto del CBD passa per vedere passare anche i sintomi, i quali comunque si presentano soprattutto in soggetti particolarmente sensibili e intolleranti ad una vasta gamma di sostanze).

Dovrebbe riguardarsi bene dall’uso di olio di CBD anche chi è soggetto a cure farmacologiche: alcuni principi attivi si medicinali possono entrare in contrasto con gli effetti del CBD.

Comunque, come si evince dalle controindicazioni appena riportate, si tratta di effetti negativi che sono in primis temporanei, ma anche minori e cioè niente affatto dannosi. Essi infatti si presentano solo in determinati casi. Va dunque da sé che anche se l’olio CBD è un prodotto naturale, non bisogna abusare delle dosi.

Onde evitare spiacevoli sorprese, soprattutto per alcune categorie di persone, è importante che l’assunzione di olio di CBD venga monitorata da un medico. Questo soprattutto per coloro che seguono delle terapie che non avrebbero scompensate.

L’olio di CBD può essere usato sia come integratore sia come prodotto cosmetico. La parola d’ordine resta non esagerare.

 

 

Effetti collaterali e controindicazioni olio di CBD: cosa dice la scienza

Uno studio pubblicato nel 2009 ha messo in evidenza quelli che potrebbero essere gli effetti collaterali dell’olio di CBD. L’esperimento ha portato i pazienti affetti da disturbi del movimento distonico ad assumere la propria cura farmacologica e dai 100 mg ai 600 mg di olio di CBD al giorno.

Grazie a quest’ultimo i disturbi motori erano migliorati, ma in combinazione con i farmaci assunti aveva provocato in alcuni pazienti ipotensione, secchezza delle fauci, rallentamento psicomotorio, vertigini e sedazione. Nello specifico chi assumeva più di 300 mg al giorno di olio di CBD ha registrato anche un aumento dell’ipocinesia e dei tremori a riposo, tipici sintomi del morbo di Parkinson. Sulla base di tale studio nel 2014 un’altra ricerca ha evidenziato che se assunto nel modo corretto e lontano da farmaci che possono inibire il suo potere lenitivo, l’olio di CBD può rallentare il progresso del morbo di Parkinson nei malati.

Ad ogni modo, ricordiamo che negli effetti collaterali rientra l’inibizione del metabolismo dei farmaci a livello epatico. Il CBD, infatti, va a confluire nel fegato proprio come gli stessi enzimi che metabolizzano il 60% dei farmaci. Rispetto però agli enzimi che ne consentono l’assorbimento, il cannabidiolo si comporta come competitore.

Questo vuol dire che è importante, nel caso in cui si è sottoposti a particolari cure farmacologiche, chiedere sempre e comunque un parere al proprio medico prima di assumere questo un olio a base di CBD.

In ogni caso, come abbiamo avuto modo di rammentare in precedenza, gli effetti benefici dell’olio CBD sono numerosi, tanto da rendere il cannabidiolo (soprattutto nell’ultimo decennio) oggetto di studi scientifici.

Senza esagerare può fare bene alla tua salute.