Decifrare le claims per una alimentazione sana

 

Nell'epoca in cui viviamo, l'attenzione verso ciò che consumiamo non è mai stata così elevata. Tra una miriade di opzioni disponibili, la scelta degli alimenti giusti diventa un pilastro fondamentale per il nostro benessere e la nostra salute.

 

 

Oramai la consapevolezza dei consumatori della connessione che vi è tra ciò che mangiamo e lo stato di salute ha raggiunto livelli altissimi.

 

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Ma come possiamo navigare in questo mare di opzioni? Come ci dice Federico Pucci di Sistemi & Consulenze la risposta risiede nell'apprendimento e nella comprensione delle claim alimentari, vere e proprie bussole per i consumatori che desiderano fare scelte informate e consapevoli.

L'importanza di un'alimentazione corretta non può essere sottovalutata. Come affermava Ippocrate, "Lascia che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo". In un mondo dove le malattie legate allo stile di vita diventano sempre più prevalenti, mai come ora è essenziale riflettere su questo antico consiglio.

Ma come possiamo applicarlo nella vita quotidiana?

La chiave sta nell'imparare a riconoscere e interpretare le claim alimentari, che ci forniscono informazioni preziose sulla composizione e sui benefici degli alimenti che scegliamo.

Nel percorso verso una maggiore consapevolezza alimentare, ci imbattiamo spesso in termini e dichiarazioni che possono sembrare criptici.

Da "basso contenuto di grassi" a "fonte di fibre", le claim alimentari si propongono di guidarci, ma senza una chiara comprensione possono anche trarre in inganno.

È qui che entra in gioco la nostra responsabilità di consumatori informati: prendere decisioni basate non solo sul gusto, ma anche sui benefici reali che gli alimenti apportano alla nostra salute.

 

 

 

Che cosa sono le claim alimentari?

Le claim alimentari possono essere definite come messaggi o dichiarazioni presenti sulle etichette degli alimenti, volti a informare il consumatore sulle caratteristiche nutrizionali o salutistiche di un prodotto. Queste affermazioni, regolamentate da normative severe, hanno lo scopo di garantire che le informazioni fornite siano veritiere e non fuorvianti.

Capire queste dichiarazioni è il primo passo per fare scelte alimentari consapevoli, che supportano una vita sana ed equilibrata.

Tra le claim alimentari più diffuse troviamo quelle relative al contenuto calorico, come "basso contenuto di calorie" o "senza zuccheri aggiunti", essenziali per chi è attento al proprio peso o alla gestione del diabete. Allo stesso modo, le affermazioni riguardanti il contenuto di nutrienti specifici, quali "ricco di fibre" o "fonte di proteine", forniscono indicazioni preziose per chi cerca di bilanciare la propria dieta.

Queste dichiarazioni non sono solo guide alimentari; sono strumenti potenti che, se interpretati correttamente, possono migliorare significativamente il nostro benessere.

 

 

 

Claim salutistiche degli alimenti

Le claim salutistiche vanno oltre le semplici indicazioni nutrizionali, suggerendo potenziali benefici per la salute derivanti dal consumo di certi alimenti o nutrienti.

Ad esempio, affermazioni come "contribuisce alla salute del cuore" o "supporta la funzione immunitaria" collegano direttamente il consumo di determinati alimenti con effetti positivi sulla salute.

Queste indicazioni, rigorosamente controllate dalle autorità regolatorie del Ministero della Salute, possono servire come faro per chi cerca di ottimizzare la propria alimentazione a fini salutistici.

Il Regolamento (CE) n. 1924/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio, datato 20 dicembre 2006, è una pietra miliare nella regolamentazione delle indicazioni nutrizionali e di salute sugli alimenti commercializzati nell'Unione Europea.

 

Questo regolamento stabilisce criteri dettagliati per l'uso di tali claim, con l'obiettivo di garantire che le informazioni presentate ai consumatori siano chiare, accurate e basate su prove scientifiche.

 

Di seguito sono riassunti i punti chiave di questo regolamento:

  • Definizione di Claim: Il regolamento distingue tra "indicazioni nutrizionali", che riguardano la composizione nutrizionale di un alimento (ad esempio, "basso contenuto di grassi"), e "indicazioni di salute", che riguardano le relazioni tra un alimento, uno dei suoi componenti e la salute (ad esempio, "il calcio contribuisce alla normale funzione muscolare").

  • Autorizzazione e Procedura di Valutazione: Tutte le indicazioni di salute devono essere autorizzate previa valutazione scientifica da parte dell'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). L'EFSA valuta la solidità delle prove scientifiche a sostegno dei claim proposti.

  • Elenco Positivo: Il regolamento prevede la creazione di un elenco positivo di indicazioni di salute autorizzate. Solo le indicazioni di salute incluse in questo elenco possono essere utilizzate, a condizione che i prodotti rispettino i criteri specificati.

  • Condizioni d'Uso: Per ciascun claim autorizzato, il regolamento stabilisce specifiche condizioni d'uso, incluse quantità minime di nutrienti o altre sostanze a cui il claim fa riferimento, che devono essere presenti nel prodotto affinché il claim possa essere utilizzato.

  • Divieti Specifici: Il regolamento proibisce claim che suggeriscono che il consumo di un alimento può prevenire, curare o guarire malattie umane. Inoltre, vieta claim che creano confusione tra alimenti e medicinali.

  • Requisiti di Etichettatura: Le etichette dei prodotti che utilizzano claim nutrizionali o di salute devono rispettare determinate regole di etichettatura, incluse le informazioni obbligatorie che permettono ai consumatori di fare scelte informate, come l'elenco degli ingredienti e le informazioni nutrizionali.

  • Obblighi di Notifica: Gli Stati membri devono essere informati circa l'uso di nuove indicazioni di salute prima che queste possano essere utilizzate sul mercato, consentendo un controllo a livello nazionale.

  • Flessibilità per Tradizioni e Innovazioni: Sebbene il regolamento miri a garantire la precisione delle informazioni fornite ai consumatori, fornisce anche una certa flessibilità per tenere conto delle innovazioni nel settore alimentare e della diversità delle tradizioni alimentari europee.

 

Questo regolamento rappresenta un equilibrio tra la necessità di proteggere i consumatori da informazioni fuorvianti e il desiderio di promuovere l'innovazione nel settore alimentare.

Attraverso una stretta regolamentazione delle claim nutrizionali e di salute, mira a incrementare il livello di fiducia dei consumatori negli alimenti che acquistano, contribuendo così a una scelta più informata e consapevole.

 

 

 

Certificazioni alimentari di prodotto

Le certificazioni alimentari rappresentano un ulteriore livello di garanzia per i consumatori. Le certificazioni di prodotto sono importanti strumenti che aiutano i consumatori a fare scelte informate riguardo agli alimenti che acquistano, basandosi su specifici standard di produzione, composizione e benefici per la salute.

Definiscono caratteristiche specifiche del prodotto e vengono rilasciate da organismi terzi a seguito di audit periodici.

 

Di seguito, una descrizione delle certificazioni di prodotto più importanti:

  • Biologico: La certificazione biologica indica che un prodotto è stato coltivato e prodotto seguendo specifici standard che limitano l'uso di pesticidi e fertilizzanti chimici, OGM (organismi geneticamente modificati) e antibiotici. Questo metodo punta a promuovere la biodiversità, le tecniche di rotazione delle colture e altri metodi naturali di controllo dei parassiti, al fine di sostenere e migliorare la salute del suolo e dell'ambiente.

  • Biodinamico: La certificazione biodinamica va oltre i principi dell'agricoltura biologica, integrando pratiche agricole che considerano l'azienda agricola come un ecosistema autosufficiente in relazione con i cicli lunari e planetari. Si basa sui principi fondati da Rudolf Steiner e pone una forte enfasi sulla sostenibilità, l'uso di composti preparati biodinamici per fertilizzare il terreno e la conservazione dell'energia vitale degli alimenti.

  • Gluten Free: I prodotti certificati senza glutine sono destinati alle persone con celiachia o sensibilità al glutine. Questa certificazione assicura che il prodotto contenga una quantità di glutine inferiore al limite massimo stabilito dalle autorità sanitarie, spesso inferiore a 20 ppm (parti per milione), rendendoli sicuri per il consumo da parte di persone intolleranti al glutine.

  • Lattosio Free: La certificazione senza lattosio indica che un prodotto è privo di lattosio o contiene una quantità molto bassa, adatta per le persone con intolleranza al lattosio. Questo consente a chi ha difficoltà a digerire questo zucchero del latte di godere di prodotti lattiero-caseari senza esperire i sintomi associati alla loro intolleranza.

  • Nichel Free: Benché meno comune, la certificazione senza nichel è importante per le persone che hanno una sensibilità o allergia al nichel. Questa certificazione assicura che i prodotti, spesso non alimentari ma inclusi in ambiti come cosmetici o oggetti a contatto con la pelle, siano prodotti minimizzando la presenza di nichel, riducendo il rischio di reazioni allergiche.

  • Antibiotic Free: I prodotti certificati senza antibiotici indicano che gli animali da cui derivano non sono stati trattati con antibiotici. Questa pratica è importante per prevenire lo sviluppo e la diffusione di batteri resistenti agli antibiotici, un problema crescente di salute pubblica. Spesso, questa certificazione è accompagnata da una gestione più attenta del benessere animale.

  • Residuo Zero Pesticidi: Questa certificazione indica che i prodotti sono stati coltivati senza l'uso di pesticidi o che eventuali residui presenti nel prodotto finito sono al di sotto del limite di rilevabilità dei test. Questo standard è particolarmente rilevante per i consumatori preoccupati per l'esposizione ai residui chimici nei loro alimenti e per l'impatto ambientale dell'uso di pesticidi in agricoltura.

  • Vegan: La certificazione vegan assicura che un prodotto non contenga ingredienti di origine animale e che, nel suo processo di produzione, non sia stato coinvolto lo sfruttamento o l'uccisione di animali. Questo include non solo cibo ma anche vestiti, cosmetici, e altri beni di consumo.

  • Vegetarian: La certificazione vegetarian si applica ai prodotti che non contengono carne, pesce o pollame, ma possono includere altri prodotti di origine animale come latte, uova e miele. Questa certificazione garantisce ai consumatori che il prodotto rispetta i principi dietetici vegetariani, ma è meno restrittiva rispetto alla certificazione vegan poiché ammette la presenza di alcuni derivati animali non legati all'uccisione dell'animale.

  • NO OGM: La certificazione "No OGM" indica che un prodotto è stato prodotto senza l'uso di organismi geneticamente modificati (OGM). Questa certificazione assicura ai consumatori che gli ingredienti presenti nel prodotto non derivano da piante o animali modificati geneticamente attraverso l'ingegneria genetica.

 

Saper decifrare le claim alimentari è più di una semplice abilità; è un passo fondamentale verso una maggiore consapevolezza e responsabilità nelle nostre scelte quotidiane.

Man mano che ci avventuriamo in questo viaggio di scoperta, diventiamo non solo consumatori più informati ma anche custodi della nostra salute e del benessere delle generazioni future.

Lasciate che le etichette alimentari siano le vostre guide in questo percorso e che ogni scelta sia un passo consapevole verso una vita più sana e soddisfacente.