Come cucinare con cannabis light e olio CBD
Come utilizzare in cucina ingredienti come la cannabis light, l'olio CBD, semi e farina di canapa. Consigli utili per creare ricette buone e salutari.
Nota per le sue proprietà benefiche da millenni, oggi la canapa è considerata un vero e proprio superfood. Da alcuni anni è stata riscoperta dagli chef più blasonati e inserita nei menù dei ristoranti più noti del mondo, ma è facile da utilizzare anche in una normale cucina di casa.
Ecco alcune semplici ricette in cui si può incorporare la cannabis light che, grazie alla sua composizione chimica, permette di fruire degli effetti rilassanti e positivi del CBD senza però senza effetti psicotropi collaterali.
La cannabis legale infatti presenta in percentuale irrisoria il THC (tetraidrocannabinolo), intorno allo 0,2% con una tolleranza fino allo 0,6%, che dà la sensazione di “sballo” della normale marijuana.
La canapa è ricca di nutrienti preziosi (acidi omega 6, sali minerali, vitamine, proteine) e presenta un gusto con un sentore di nocciole, il che la rende un ingrediente interessante per tante ricette sia dolci sia salate, ma anche per le bevande.
La canapa di qualità è green e biologica, inoltre permette tante alternative in cucina valide sia per chi ha scelto un’alimentazione vegana, sia per chi soffre di celiachia e deve seguire una dieta gluten free. La farina di canapa infatti risulta più digeribile e più proteica del frumento.
Indicazioni su come utilizzare la canapa in cucina
Vediamo prima di tutto cosa dice la normativa: attualmente la legge italiana permette l’uso alimentare della canapa in tre forme specifiche – farina, semi decorticati e olio.
Tuttavia, negli ultimi anni si va diffondendo l’uso delle infiorescenze come insaporitore o spezia alternativa alle erbe più caratteristiche della nostra cucina, come ad esempio il rosmarino o l’origano per le preparazioni al forno, o in preparazioni come il burro di canapa.
L'olio di canapa
L’olio di cannabis è un ingrediente molto interessante: oltre al CBD, nella sua composizione troviamo l’acido linoleico, che fa parte dei grassi polinsaturi Omega 6 che aiutano a tenere sotto controllo il colesterolo e a ridurre i rischi cardiovascolari, supportando il sistema immunitario, e inoltre contribuiscono allo sviluppo cognitivo e mentale, e hanno tantissimi altri benefici), oltre a calcio, potassio, magnesio e vitamina E.
Può essere utilizzato come condimento su moltissime ricette, tuttavia bisogna fare attenzione ed evitare di scaldarlo, perché ha un punto di fumo molto basso e perché il calore tende a disperdere i principi attivi che contiene e con essi le sue proprietà benefiche.
È meglio utilizzarlo quindi sulle pietanze a fine cottura, per insaporire, o a condimento di piatti freddi come alternativa dell’olio d’oliva. Un altro impiego è per la realizzazione di paté, frullati e creme, ma bisogna sempre fare attenzione al calore, specie se si usa un frullatore.
Semi e farine
Molto versatili sono i semi, che possono essere utilizzati in tanti modi, non solo per la farina. Con un’alta concentrazione di acidi grassi essenziali e vitamine appartenenti al gruppo B, oltre a un importante apporto proteico, sono adatti a tutti, anche ai bambini.
Nei semi sono riscontrati anche tutti gli otto aminoacidi essenziali, ossia quelli che non possono essere sintetizzati dall’organismo umano in maniera autonoma e devono essere assunti con l’alimentazione.
Questi aminoacidi possono intervenire nella produzione energetica del nostro corpo, nella sintesi di vitamine e ormoni, nella trasmissione degli impulsi nervosi, come catalizzatori nei processi metabolici e, non ultimo, nella risposta immunitaria. Quindi i semi di canapa sono davvero un superfood!
Utilizzare in cucina i semi decorticati di canapa
Il seme decorticato conserva inalterate tutte le proprietà energetiche e nutrizionali e si può impiegare in molti modi, dalle minestre alle barrette energetiche.
In pasticceria sta diventando sempre più comune trattarli come comunemente si fa con le nocciole o le mandorle. Possono arricchire le nostre insalate, dando un piacevole effetto croccante, e alle macedonie di frutta.
Il “tofu” di canapa
Una delle ricette più di tendenza è il tofu di canapa. Per questa ricetta è consigliabile lasciare i semi decorticati almeno 30 minuti a bagno nell’acqua, quindi utilizzando un estrattore (attenzione a versare sia i semi che l’acqua) spremerli per ottenere il “latte di canapa”.
Dopo un primo passaggio è bene ripetere l’operazione con l’okara (lo scarto della prima estrazione) e il latte ricavato, per avere una consistenza più ricca e cremosa, oltre a ridurre lo scarto al minimo. Dopo di ché, il liquido ottenuto va messo in una casseruola: dopo aver raggiunto il punto di ebollizione, si abbassa la fiamme per lasciar sobbollire per mezz’ora.
Nella cottura è importante mescolare regolarmente con una frusta, per evitare che nel processo di coagulazione si formino dei grumi. A questo punto, togliete dal fornello la casseruola e aggiungete un po’ di sale e un cucchiaio di succo di limone o di aceto di mele, a vostro gusto, e lasciate riposare 30-60 minuti.
Una volta che il latte si sarà raffreddato, passatelo in un colino utilizzando una garza da formaggi ed eliminate il siero fino a ottenere un liquido bianco, pronto per essere inserito negli stampi (vanno bene quelli da ricotta).
Riponete in frigo a riposare, coprendo gli stampi con le garze e posizionando un peso (come un barattolo d’acqua chiuso), perché il tufo prenda la forma desiderata. Deve riposare dalle 24 alle 48 ore. Una volta pronto, va estratto dagli stampi e tagliato a cubetti abbastanza spessi. Questa preparazione può essere poi impiegata in moltissime ricette vegane.
Ricette con olio, semi e farina di canapa
In alternativa, i semi si possono macinare a crudo per ottenere la farina di canapa. Perché a crudo? Data la natura oleosa dei semi, è importante controllare il calore nel processo per ottenere una polvere.
La consistenza della farina di canapa rimane più grossolana rispetto alle comuni farine di cereali che siamo abituati in cucina: la si può utilizzare sia da sola che mischiata con altre farine per gli impasti e si può incorporare anche in frullati o estratti di frutta e verdura per incrementare l’apporto proteico della bevanda.
Tra le ricette più famose, troviamo il pane alla canapa
Possiamo usare farine miste con un 10% di farina di canapa (suggeriamo 50 g di farina di canapa e 450 g di farina integrale oppure di tipo 1), ½ cubetto di lievito di birra, 1 bicchiere d’acqua, olio EVO, 1 cucchiaino di sale e 1 cucchiaio di semi di canapa tostati.
Dopo aver fatto sciogliere il lievito in acqua tiepida, è necessario versarlo in una ciotola insieme alle farine, al sale e ai semi tostati, amalgamando con cura e aggiungendo poca acqua alla volta fino a ottenere un impasto omogeneo e liscio. Coprire con un panno umido e lasciar lievitare per un’ora circa a temperatura ambiente (si può usare anche il forno ma con solo la luce accesa), dopodiché va sistemato in una teglia da plumcake e lasciato riposare ancora una mezz'oretta alle stesse condizioni.
Terminata la lievitazione, versate un filo di olio extravergine e infornate. Il forno va impostato a 200 gradi, statico, e va inserita anche un piccolo contenitore con un po’ d’acqua, in modo che durante la cottura permanga il corretto livello di umidità in modo che il pane non si secchi. Dopo 30 minuti di cottura, sfornate.
Una ricetta alternativa adatta a chi soffre di celiachia e per i vegani sostituisce la farina di frumento con quella di grano saraceno cambiando le proporzioni (questa volta usate 200 g di farina di canapa e 200 g di farina di grano saraceno) e non prevede l’uso del lievito. Dopo aver unito gli ingredienti secchi, le farine e il sale, va aggiunta acqua un poco alla volta in modo da mantenere morbido e liscio l'impasto. Incorporate anche 2 cucchiai di olio EVO.
Usate anche questa volta uno stampo da plumcake ma inserite prima un foglio di carta forno bagnato, per evitare che il pane si attacchi troppo, e cuocetelo in un forno preriscaldato a 180 °C, in modalità statica per circa 30 minuti. Prima di sfornare, verificate lo stato della cottura con uno stecchino o una forchetta: se risulta asciutta, il pane è pronto.
Il pane alla canapa si può conservare fresco per tre o quattro giorni morbido. In alternativa si può affettare e mettere in freezer, utilizzando poi il microonde per scongelarlo.
Oltre al pane, la farina di canapa si può utilizzare per la pasta fresca e per preparare grissini, sfoglie, ma anche piadine e pizze. Si possono realizzare anche tante ricette dolci: dalle più famose, muffin e brownie, a tanti altri dessert appartenenti anche alla nostra tradizione. Canapa e cioccolato ad esempio si sposano molto bene. È possibile anche arricchire le composte e le marmellate con la canapa prima di usarle come farciture per le crostate.
Ricette con l’olio CBD
Come abbiamo detto, l’olio di canapa non deve essere esposto a calore eccessivo. Ecco due impieghi molto semplici di questo ingrediente in cucina:
Condimento per insalata
Potete arricchire le salse di condimento con olio CBD. Ad esempio, un’idea gustosa è mescolare in una ciotola con una frusta 2 spicchi d’aglio schiacciati, 2 cucchiai di succo e la scorza di un limone, 1 cucchiaio di senape di Digione, e l’olio CBD.
Incorporate prima la senape e il limone, poi l’aglio e l’olio CBD sbattendo fino a ottenere un’emulsione, quindi aggiungere sale e pepe a piacere.
Burro al CBD
Ci sono diverse ricette del burro aromatizzato alla canapa, che può venire utilizzato in molte preparazioni. Gli elementi grassi del burro sono ideali per attivare il CBD e gli altri principi attivi, dando all’organismo il tempo di assimilarli durante la digestione.
Il burro va lavorato in una ciotola aggiungendo 1 dose di olio CBD (in base alle vostre abitudini di consumo) e volendo prezzemolo o altre erbe, a piacere e un po’ d’olio d’oliva, mescolando fino a quando il risultato non è uniforme.
Una variante prevede anche l’uso di diversi spicchi di aglio schiacciati o tagliuzzati finemente, che può diventare un piacevole condimento su una bistecca.Il burro ottenuto si può conservare in frigorifero.
Una piccola quantità di burro al CBD può essere poi utilizzato per realizzare infusi e tisane dai poteri rilassanti.