Le 9 proprietà del tè matcha, benefici, controindicazioni, effetti collaterali

 

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Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare delle proprietà benefiche e curative del tè matcha. Utilizzato fin dalla notte dei tempi, il tè matcha o tè verde giapponese rappresenta la giusta soluzione per curare in modo naturale alcuni disturbi.

La particolarità di questo tè è rappresentata dal fatto che viene coltivato solo ed esclusivamente in Giappone e il processo di lavorazione è davvero singolare: le foglie vengono raccolte a mano e successivamente, mediante l’utilizzo di mulini in pietra, vengono ridotte in polvere. E’ proprio grazie a questa modalità di lavoro che gli consente di conservare moltissimi benefici.

Il tè matcha si presenta in polvere verde molto fine ed è caratterizzato da un buon quantitativo di sali minerali, vitamine, carotene e clorofilla.

 

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A differenza del classico tè che si ottiene tramite infusione in acqua, la polvere Matcha invece, viene accorpata all’acqua e consumata successivamente in sospensione. In questo modo tutte le sostanze contenute vengono preservate e di conseguenza si rivelano più efficaci rispetto agli altri tè presenti in commercio.

Detto questo vediamo dapprima quali sono le proprietà curative e benefiche di questo tè pregiato.

 

 

Le 9 proprietà del tè matcha

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1. Potenzia la concentrazione

Preferito in particolar modo dai monaci Buddhisti che erano soliti utilizzarlo durante le loro lunghe meditazioni, molti lo utilizzano anche al giorno d’oggi per aumentare la concentrazione e al contempo stesso rilassare il sistema nervoso. All’interno di queste foglie infatti è presente un buon quantitativo di caffeina e L-teanina.

Secondo uno studio pubblicato qualche tempo fa, sembra che L-teanina porti ad uno stato di calma e tranquillità migliorando sensibilmente l’umore. Nello specifico, i pazienti affetti da disturbi di ansia trovano grande beneficio da questa sostanza.

Alcuni tè matcha se di buona qualità possono contenere 5 volte in più di teanina rispetto ad un tradizionale e classico tè.

 

Naturalmente la qualità può dipendere da molteplici fattori:

  • Periodo di raccolta;

  • tecniche di produzione da parte degli agricoltori;

  • durata dell’ombreggiatura.

 

2. Effetto energizzante

Come è stato accennato in precedenza, in questo tè verde, oltre alla L-teanina è presenta la caffeina. Naturalmente, è un po’ difficile che una tazza di tè matcha sostituisca il caffè, però eppur vero che una porzione di matcha equivalente ad un grammo contiene all’incirca 25-30 mg di caffeina, molto meno di una tazzina di caffè espresso.

La caffeina in questo caso viene rilasciata in modo graduale nel flusso sanguigno e questo è dovuto alla presenza di L-teanina. Pertanto grazie alla quantità di caffeina presente e di altre sostante l’effetto energizzante è garantito.

 

3. Proprietà antiossidanti

Il matcha contiene 70 grammi di catechine, un gruppo di antiossidanti fondamentali per il rinnovo delle cellule. Una quantità dunque, per certo superiore rispetto al tè verde classico. Si rivela un ottimo antiossidante, drenante e disintossicante. Tra le sue varie peculiarità oltretutto, è in grado di proteggere la pelle dalle scottature solari e dai danni dei raggi UVB.

Uno studio ha mostrato come le catechine possano contrastare alcune malattie degenerative e combattere alcune forme tumorali. Per cui il consiglio è, bere tanto tè matcha e il risultato sarà garantito!

 

4. Perdere i chili di troppo

E’ stato dimostrato che il tè verde ricco di catechine può contribuire a far perdere peso, si rivela efficace nel ridurre il senso di fame, per cui può essere facilmente introdotto nella dieta ipocalorica.

 

5. Elimina metalli pesanti

Attraverso il processo di ombreggiatura delle foglie, è possibile ottenere un buon quantitativo di clorofilla. Per chi non lo sapesse, la clorofilla possiede una struttura simile dell’emoglobina, ma con la differenza che il nucleo centrale della molecola anziché essere il ferro è il magnesio. Grazie a questo oligoelemento la qualità del sangue migliorerà e di conseguenza sarà in grado di fornire alto dosi di magnesio biodisponibile.

Tra le molteplici funzioni della clorofilla, pare che questa sostanza sia capace di eliminare dall’organismo i metalli pesanti.

 

 

6. Favorisce la digestione

Calma le mucose dell’intestino e dello stomaco e di rivela particolarmente utile (come e più dello zenzero) in caso di malattie infiammatorie a carico del sistema digerente. In aggiunta, grazie alle proprietà di cui il tè matcha è caratterizzato, riduce l’acidità nello stomaco e protegge efficacemente il fegato.

 

7. Ottimo alleato per il trattamento e la prevenzione del diabete

Numerosi studi medici sono concordi nel fatto che il tè verde in questione possa prevenire lo sviluppo del diabete di tipo 1 e di tipo 2 e ritardarne il progresso. I polifenoli presenti nel matcha, dunque, aiutano a ridurre la quantità di glucosio presente nel sangue.

 

8. Rafforza il sistema immunitario

Uno dei tanti benefici che offre questo tè è la capacità di stimolare le difese immunitarie. Berlo regolarmente aiuta a chiunque nel prevenire e combattere molte malattie, in particolar modo quelle infettive, ma anche la psoriasi e altre malattie della pelle, oppure l’artrite reumatoide, la vitiligine, o l’anemia perniciosa.

 

9. Effetto drenante e disintossicante

Grazie alle proprietà diuretiche di cui è dotato elimina tutte le tossine presenti nel corpo e l’effetto che si otterrà sarà drenante e sgonfiante.

 

Tè matcha benefici

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Da come si può denotare, moltissimi sono i benefici che si ottengono per mezzo di questo tè particolarmente pregiato:

  1. Riduce il rischio di cancro

  2. Combatte l’invecchiamento cellulare

  3. Evita febbre e raffreddori

  4. Allevia l’asma

  5. Riduce lo stress

  6. Protegge efficacemente dalle intossicazioni

  7. Previene l’ipertensione

  8. Riduce il colesterolo

  9. Migliora i problemi legati al cuore

  10. Previene l’ipertensione

 

 

Tè matcha controindicazioni

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  • Il tè possiede valori alti di caffeina rispetto agli altri tè presenti in commercio. Pertanto chi è sensibile alla caffeina è necessario evitare di berlo. In linea generale, per chi non ha alcun problema è consigliabile consumare 2 grammi al giorno, che corrispondono a due porzioni.

  • Se si soffre di reflusso gastro esofageo o di ulcera gastrica, matcha non è indicato a stomaco vuoto, ma è necessario consumarlo dopo i pasti.

  • Per i soggetti anemici si consiglia di consumarlo lontano dai pasti e con moderazione.

  • Durante la gravidanza è bene evitare di berlo perché le sostanze contenute come la caffeina, acido tannico e catechine possono mettere a rischio il feto. Al massimo due tazze al giorno è consentito, ma aumentarne le dosi può rappresentare un serio pericolo.

  • Non deve essere somministrato ai bambini  perchè i tannini possono bloccare i nutrienti presenti nell’organismo come i lipidi e le proteine.

  • Questa è una controindicazione un pò particolare, infatti possiamo dire che il tè matcha fa male sicuramente al portafoglio in quanto è un prodotto abbastanzo caro; con prezzi che possono raggiungere e superare i 1000€ al kg. Una soluzione è risparmiare acquistando online e selezionando solo i portali affidabili e seri (un esempio è bastimento.it).

 

Tè matcha effetti collaterali

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Ci sono effetti collaterali che si possono manifestare? Ebbene, il tè matcha in linea generale è considerato sicuro ma alcune persone potrebbero avvertire qualche effetto indesiderato soprattutto se si assume una dose eccessiva. Pertanto gli effetti negativi che si potrebbero riscontrare possono essere diversi:

  • Palpitazioni

  • Insonnia

  • Irritabilità

 

Talvolta possono manifestarsi altri sintomi come:  vomito, ronzio nelle orecchie, confusione, mal di testa, nausea e diarrea. Se si soffre di problemi cardiovascolari è bene evitare di consumare il tè in questione.

Se si soffre di qualche patologia oppure si stanno assumendo farmaci, come antidepressivi, antibiotici, pillole a base di estrogeni, farmaci epatotossici, farmaci anticoagulanti è meglio dapprima consultare il parere del proprio medico curante, il quale valutando il quadro clinico del paziente deciderà se è il caso o meno di assumere come coadiuvante benefico tale prodotto.

In tutti gli altri casi è bene ricordare che la moderazione è la vera chiave per godere di tutti i benefici precedentemente elencati.