Fiori di sambuco: proprietà e benefici, sciroppo, tisana, ricette

 

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I fiori di sambuco (noti in botanica come Sambucus nigra), molto profumati e color crema, vengono raccolti a primavera mentre la raccolta dei frutti, simili a piccole bacche nere, avviene nel periodo compreso tra agosto e settembre.

La pianta di sambuco, che può arrivare a crescere fino a 4 metri di altezza, non deve mai essere confusa con piante velenose come il Sambucus Ebulus (alto 1,5 metri al massimo).

Il termine sambuco deriva da ‘sambuché’, parola greca che significa strumento musicale perché con i suoi rami, anticamente, veniva realizzata una sorta di flauto.

Scopriamo proprietà e benefici, le ricette, come preparare lo sciroppo di fiori di sambuco, la tisana sambuco, con qualche accenno alla marmellata, al liquore ed ai fiori di sambuco fritti.

Concluderemo con l’elenco delle controindicazioni.

 

 

Sambuco e bacche di sambuco: valori nutrizionali

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Le bacche di sambuco sono composte da:

  • acqua (79%);

  • grassi (0,5%);

  • carboidrati (1,8%);

  • ceneri (0,6%);

  • proteine (0,7%);

  • fibre (7%).

 

Altre sostanze che troviamo nel sambuco sono:

  • minerali (calcio, potassio, sodio, fosforo, selenio, ferro, zinco, rame e magnesio);

  • vitamine (A, B1, B2, B3, B5, B6, C);

  • flavoni e flavonoli (antociani, quercetina, rutina);

  • aminoacidi (arginina, glicina, cistina, acido aspartico, acido glutammico, alanina, lisina, isoleucina, serina, prolina, tirosina, treonina, triptofano, valina);

  • acidi (acido cinnamico e clorogenico);

  • una bassa quantità di zuccheri naturali (glucosio, fruttosio, saccarosio).

 

I fiori di sambuco, in particolare, contengono flavonoidi (sambucina), triterpeni, acidi fenolici, steroli, minerali, mucillagini, proteine, pectine, acido linoleico, oli volatili.

 

Fiori di sambuco: proprietà e benefici

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Del sambuco, conosciuto da tempi antichissimi, vengono usati i fiori, le bacche, le foglie e la corteccia.

 

Dai fiori di sambuco, foglie e bacche si ricava principalmente un infuso o tisana che serve a:

  • combattere i problemi delle vie respiratorie (raffreddore, influenza, tosse, asma, bronchite, sinusite, rinite) abbassando la temperatura in caso di febbre ed aumentando la sudorazione (diaforetico);

  • eliminare le tossine e depurare l’organismo;

  • potenziare le difese immunitarie;

  • aiutare il sistema cardiovascolare, contrastare la tachicardia e ridurre il rischio di infarto;

  • abbassare la pressione;

  • curare dermatiti, pelle grassa e problemi alla pelle come i foruncoli;

  • combattere reumatismi, gotta, mal di schiena e mal di testa;

  • curare e prevenire l’arteriosclerosi;

  • regolarizzare l’intestino (stitichezza e diarrea) ed eliminare l’acido urico in eccesso contrastando la cistite ed agendo così da diuretico, lassativo e digestivo;

  • alleviare le emorroidi.

 

Gli impacchi localizzati a base di sambuco servono a:

  • migliorare la circolazione sanguigna periferica;

  • agire contro mani screpolate, ustioni e ferite;

  • dare sollievo agli occhi infiammati o lenire gli effetti dell’orzaiolo;

  • combattere l’ascesso ai denti;

  • lenire il dolore alle articolazioni ed alle gambe, nonché il gonfiore alle gambe di cui soffrono in particolare le donne;

 

In sintesi il sambuco è un ottimo antinfluenzale, antinfiammatorio, antireumatico, antiossidante, antidolorifico, antibatterico (specie contro lo Streptococcus pyogenes e la Catarrhalis Branhamella che causano infezioni alle vie respiratorie), antivirale ed antibiotico.

 

Sambuco: in quanti modi si usa

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Il sambuco si può impiegare e consumare sotto forma di:

  • Sciroppo;

  • Marmellata

  • Liquore

  • Tintura madre

  • Estratto secco o liquido

  • Succo

  • Tisana e infuso.

 

 

Fiori di sambuco: sciroppo

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I fiori e le bacche di sambuco vengono utilizzati per la preparazione di sciroppi e bevande in grado di portare tutti quei benefici che vi abbiamo già elencato.

 

Ecco come preparare lo sciroppo di fiori di sambuco. Innanzitutto, procuratevi i seguenti ingredienti:

  • 10 fiori di sambuco fresco;

  • Un litro d’acqua;

  • Un chilogrammo di zucchero;

  • Un limone;

  • 30 grammi di acido citrico.

 

In un grande recipiente già ricolmo di acqua, aggiungete i fiori di sambuco, l’acido citrico, lo zucchero ed il limone tagliato a fette. Mescolate con cura e a lungo, poi coprite il tutto e lasciare in posa per un giorno, ricordandovi di mescolare ogni tanto per far sciogliere del tutto lo zucchero.

Trascorse le 24 ore, filtrate e versate in un recipiente in vetro, chiudetelo e conservatelo in un luogo fresco e buio.

 

Tisana sambuco: preparazione

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La preparazione della tisana sambuco è molto semplice. E’ sufficiente portare una tazza d’acqua in ebollizione, spegnere il fuoco ed aggiungere 2 cucchiaini di fiori di sambuco lasciando in infusione per almeno 5 minuti, dopodiché potrete filtrare e bere la tisana.

E’ possibile bere la tisana sambuco anche 2-3 volte al giorno (preferibilmente, il pomeriggio e la sera). La bevanda presenta una blanda azione lassativa. Tale proprietà consente di eliminare velocemente le scorie accumulate dal nostro corpo. Ciò può avere un effetto benefico per tutti coloro che stanno seguendo una dieta dimagrante (vi consigliamo di spulciare il sito prodimag.it dove troverete un articolo sulle tisane dimagranti).

 

Ricette con fiori di sambuco

Oltre ad essere curativo, il sambuco è utilizzato in cucina per la preparazione di fiori di sambuco fritti (previa immersione in pastella), di vini e  liquore fiori di sambuco.

Anche la marmellata di fiori di sambuco è molto apprezzata.

Lo stesso sciroppo, una volta congelato, può trasformarsi in un delizioso sorbetto.

 

Controindicazioni

Oltre a ricordarvi di non confondere il sambuco con il ‘cugino velenoso’ Sambucus Ebulus (Ebbio), vi elenchiamo tutte le controindicazioni riguardo all’uso del sambuco:

  • Donne in gravidanza o in allattamento non dovrebbero utilizzarlo senza prima chiedere un parere al medico perché potrebbe essere pericoloso;

  • E’ controindicato a chi soffre di patologie al fegato, infiammazioni croniche intestinali o malattie renali;

  • Non mangiate le bacche di sambuco acerbe perché possono contenere sostanze tossiche derivanti dal cianuro. Inoltre, preferite le bacche di colore viola scuro, non i frutti rossi che sono velenosi;

  • Scartate la corteccia che ha effetti tossici e può provocare disturbi gastrointestinali (nausea, vomito, diarrea, crampi addominali, mal di testa, vertigini, tachicardia, debolezza, convulsioni);

  • E’ controindicata l’assunzione di fiori di sambuco anche a chi soffre di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti oppure è allergico (le reazioni allergiche si manifestano con difficoltà respiratorie ed improvvisi rash cutanei).

 

Evitate interazioni con alcuni farmaci quali i diuretici, integratori di ferro, l’insulina o metformina, lassativi, immunosoppressori, trattamenti per la cura dell’asma o del cancro.